Silvio Raffo, Gli specchi della luna, Edizioni Tettamanti, 27 luglio 2001
Sibilla Aleramo (1876-1960) si chiamava in realtà Rina Faccio. La sua esistenza fu costellata da tempestose relazioni d’amore (con Cardarelli, Papini, Campana) e da frequenti cambi di dimora
Sibilla Aleramo (1876-1960) si chiamava in realtà Rina Faccio. La sua esistenza fu costellata da tempestose relazioni d’amore (con Cardarelli, Papini, Campana) e da frequenti cambi di dimora. Fu molto discussa per la sua generosità nel mostrare il corpo e per la sua simpatia per Mussolini (leggeva versi nelle fabbriche e nelle sezioni del fascio). Amava i letti cosparsi di fiori, in camere profumate d’incenso.