Rocco Cotroneo sul Corriere della Sera del 30/07/01 a pagina 13., 30 luglio 2001
Alejandro Toledo, primo presidente peruviano di origine indigena (di qui il soprannome «el cholo»), a pochi giorni dall’insediamento ha celebrato una fastosa cerimonia pagana sul Macchu Picchu ( "Vecchia Montagna") per ricevere la "forza tellurica" dalle divinità degli avi
Alejandro Toledo, primo presidente peruviano di origine indigena (di qui il soprannome «el cholo»), a pochi giorni dall’insediamento ha celebrato una fastosa cerimonia pagana sul Macchu Picchu ( "Vecchia Montagna") per ricevere la "forza tellurica" dalle divinità degli avi. Sul picco più alto sventolava la bandiera dell’arcobaleno, simbolo dell’impero Inca, Toledo, già dipinto dai suoi sostenitori come la reincarnazione dell’imperatore Pachacùtec che unificò gli Incas nel XV secolo, si è fatto calare da un elicottero, poi si è accoccolato con i suoi ospiti (tra cui campesinos, capi di Stato e rappresentanti dei maggiori tour operator del mondo) tra le rovine della piazza sacra dove passeggiano liberi alpaca e lama. Sullo sfondo suoni di pifferi andini, mentre la moglie di Toledo (l’antropologa Eliane Kamp) leggeva un’invocazione prima in "quechua", la lingua degli Incas, poi in spagnolo. Toledo ha infine bruciato alcune erbe, tra cui foglie di coca. Gli antichi Incas dedicavano alla Madre Terra ("Pachamama") il medesimo rito: in caso di pestilenze o carestie, però, anziché erbe si bruciavano animali e perfino bambini, fino a duecento in una sola volta.