g.gal. su La Stampa 29/07/2001 a pagina 12, 29 luglio 2001
Secondo un sondaggio dell’agenzia Miriam Tomponzi, le famiglia italiane spenderanno quest’anno 66 miliardi per far spiare i figli durante le vacanze (l’aumento della spesa, rispetto all’anno scorso, sfiora il duecento per cento)
Secondo un sondaggio dell’agenzia Miriam Tomponzi, le famiglia italiane spenderanno quest’anno 66 miliardi per far spiare i figli durante le vacanze (l’aumento della spesa, rispetto all’anno scorso, sfiora il duecento per cento). Commento degli autori della ricerca: «Su questo risultato incide il fatto che ora i ragazzi vanno in vacanza da soli già a sedici anni». Tecniche messe a punto dalle agenzie per spiare i giovanissimi: microfono direzionale, laser che capta conversazioni, anche sussurrate, fino a dieci chilometri, microspie per auto, orologi da polso con telecamera incorporata, occhiali con micro apparecchiatura fotografica. I ragazzi più spiati hanno tra i 16 e i 17 anni (52 per cento del totale), seguono quelli tra i 18 e i 20 (33 per cento) e i giovani dai 21 ai 23 anni (15 per cento).