Mario Pacelli, ´Interno Montecitorio-Storie sconosciuteª, Franco Angeli 2000, 31 luglio 2001
L’aula costruita nel cortile di Montecitorio si andava usurando, il numero dei deputati aumentava ed era sempre più affollata
L’aula costruita nel cortile di Montecitorio si andava usurando, il numero dei deputati aumentava ed era sempre più affollata. Nel 1895, un’apposita Commissione presentò una relazione sulla sua stabilità: le travi di legno stavano marcendo ed erano corrose dai tarli, l’aria non circolava ed era ”viziata dai miasmi delle fogne”, continui erano i pericoli d’incendio. Nel 1899 si decise di costruire una nuova aula, di legno e stucco. L’anno successivo era già pronta: troppo piccola perché tutti i deputati avessero un posto fisso, caldissima d’estate, freddissima d’inverno, fu utilizzata fino al 1918. Nel 1904 fu approvato il progetto per una nuova aula in muratura sempre all’interno di Palazzo Montecitorio. I lavori, diretti dal Basile, durarono una quindicina d’anni. La nuova (ed ultima) Aula fu inaugurata il 20 novembre 1918. Unica differenza tra allora ed oggi: la presenza al centro dell’emiciclo di una tribuna elevata per l’oratore (raggiungibile con una scala). La tribuna restò fino alla prima riunione della Costituente: ricordava troppo le assemblee rivoluzionarie e di rivoluzione nessuno voleva sentir parlare, nemmeno per simboli