Giorgio dell’Arti su Amica del 01/08/01 a pagina 67., 1 agosto 2001
Fabrizio Rondolino: «Il Sessantotto ha modernizzato l’Italia, l’ha aperta all’Europa e al mondo; è scioccamente pilatesco sostenere che una molotov non va mai tirata»
Fabrizio Rondolino: «Il Sessantotto ha modernizzato l’Italia, l’ha aperta all’Europa e al mondo; è scioccamente pilatesco sostenere che una molotov non va mai tirata». Luigi Manconi, ex di Lotta Continua: «La prescrizione è come una categoria della convivenza civile e come un’occasione per rinnovare il legame sociale». Paolo Sorbi, anche lui ex di Lotta Continua: «I protagonisti del ’68 non hanno mai trovato un momento per fare i conti con la propria storia. Il loro peccato originale è l’infantilismo». La giornalista Lucia Annunziata: «La generazione di uomini usciti dal ’68 è la peggiore che conosca, anche oggi che hanno cinquant’anni», mentre Lanfranco Pace: «Dovremmo coltivare l’autoassoluzione, l’indulgenza verso noi stessi come diritto inalienabile alla sopravvivenza». Giampiero Mughini: «Le strade degli ex sessantottini sono state molto diverse: c’è chi andò in galera per fatti di sangue, chi fece carriera col Pci, chi è stato socialista, chi si era appartato e chi lavora in tv».