Viviano Domenici sul Corriere della Sera del 31/07/01 a pagina 16., 31 luglio 2001
Secondo C. Loring Brace, del museo di Antropologia dell’Università del Michigan, a scoprire l’America sarebbero state le tribù giapponesi che quindicimila anni fa attraversarono il "ponte della terra" che univa la Siberia all’Alaska e arrivarono nel Nuovo Mondo, fino a quel momento del tutto ignoto all’uomo
Secondo C. Loring Brace, del museo di Antropologia dell’Università del Michigan, a scoprire l’America sarebbero state le tribù giapponesi che quindicimila anni fa attraversarono il "ponte della terra" che univa la Siberia all’Alaska e arrivarono nel Nuovo Mondo, fino a quel momento del tutto ignoto all’uomo. Lo scienziato ha esaminato la struttura ossea di un individuo vissuto diecimila anni fa e altri antichi resti ossei americani, notando una stretta relazione con quelli degli Jomon, popolazione vissuta in Giappone in epoca preistorica. Altri resti, di poco successivi ai diecimila anni, mostrerebbero strette relazioni con la struttura fisica dei giapponesi Ainu, che vivono ancor oggi nell’isola di Hokkaido e nella penisola della Kamciatka, giudicano sacro ogni fenomeno naturale e ogni essere vivente, non hanno gli occhi a mandorla e sono noti per l’abbondanza di peli in tutto il corpo (ormai sono poche decine di migliaia, meno dell’un per cento è di sangue puro). I discendenti di questi primi colonizzatori sarebbero i pellerossa Piedi neri, Sioux e Cherokee.