Renzo Cianfanelli sul Corriere della Sera del 31/07/01 a pagina 15., 31 luglio 2001
La cannabis sativa è originaria dell’Asia centrale e da lì arrivò in Cina, Russia ed Europa. A classificarla fu il famoso botanico svedese Linneo
La cannabis sativa è originaria dell’Asia centrale e da lì arrivò in Cina, Russia ed Europa. A classificarla fu il famoso botanico svedese Linneo. Il suo principio attivo, il Thc o dronabinolo, è stato approvato più di vent’anni fa dalla Fda (Food and Drug Administration, l’ente federale americano che controlla farmaci e cibi) e commercializzato come Marinol, un farmaco antinausea in pillole utilizzato durante la chemioterapia. Il Thc può essere considerato un analgesico più potente della morfina, e viene prescritto soprattutto per ridurre i dolori cronici, quindi in malattie come i tumori; inoltre è appurato il suo effetto miorilassante (agisce sui muscoli) e antispastico nelle persone affette da sclerosi multipla. Il dronabinolo, ma anche le foglie di marijuana quando vengono fumate, riducono la pressione oculare che causa il glaucoma. La cannabis ha un effetto broncodilatorio, tuttavia come medicinale antiasma è improponibile a lungo termine per gli effetti nocivi sui polmoni. Il dronabinolo in pastiglie stimola l’appetito nei malati di Aids, ma anche in persone che soffrono di anoressia; dovrebbe infatti agire sui centri della fame e della sazietà nell’ipotalamo. La marijuana in pillole avrebbe benefici effetti in casi di epilessia, depressione e Parkinson.