Gian Carlo Fusco, "Le rose del ventennio", Sellerio 2000, 1 agosto 2001
Aimone di Savoia, duca di Spoleto, ammiraglio comandante in capo dell’Alto Tirreno, re designato di Croazia
Aimone di Savoia, duca di Spoleto, ammiraglio comandante in capo dell’Alto Tirreno, re designato di Croazia. Lo chiamavano ”Altezza!” e rispondeva ”Uno e novanta!”. Una mattina, al caffè Crastan sotto i portici di via Chiodo a La Spezia, sentendosi allegro ”tirò improvvisamente una meringa alla panna sulla faccia di un collega. Costui non si perse d’animo e rispose scagliando a sua volta una meringa. Il principe ne tirò un’altra e ne incassò una seconda. La terza centrò l’avversario in un occhio, ma subito dopo anche l’occhio del principe sparì sotto un mucchietto di panna. La battaglia infuriò, a suon di meringhe, per circa dieci minuti. L’ultima tappò un occhio a un maggiore di artiglieria che se ne stava lì vicino a guardare la scena. Il maggiore si inchinò rispettosamente, mentre il principe, porgendo il fazzoletto, gli faceva le sue scuse”. Una volta che un barbiere squadrista, vedendolo passare, si fece sulla soglia del negozio e gridò: ”Viva il re di Croazia!”, egli rispose: ”Dovrei gridare allora evviva i barbieri della Spezia?”.