1 agosto 2001
Sesso d’estate? L’impresa è faticosa, ma non impossibile. Emmanuele A. Jannini, professore di sessuologia clinica all’Università dell’Aquila, dice che la vasodilatazione causata dal calore non facilita la risposta sessuale: «Il sangue deve affluire in maggior quantità su tutta la pelle, per rinfrescarla togliendole calore (e infatti d’estate siamo arrossati e sudati)
Sesso d’estate? L’impresa è faticosa, ma non impossibile. Emmanuele A. Jannini, professore di sessuologia clinica all’Università dell’Aquila, dice che la vasodilatazione causata dal calore non facilita la risposta sessuale: «Il sangue deve affluire in maggior quantità su tutta la pelle, per rinfrescarla togliendole calore (e infatti d’estate siamo arrossati e sudati). Agli organi genitali arriva quindi meno sangue, e la risposta sessuale diventa più faticosa. Tuttavia c’è un vantaggio: la pelle, proprio perché più irrorata dal sangue, è più sensibile. Ogni carezza, ogni sfioramento, vi farà sperimentare un piacere molto più intenso del solito. Inoltre la pellicola di sudore che si forma sulla cute crea tra i corpi un contatto più intimo. Insomma, se superate la paura dell’afa, fare l’amore sarà ancora più bello». Ma tutto questo sudore vuol dire anche che in estate aumenta la produzione di ferormoni, le sostanze che stimolano il desiderio? «Nessuna ricerca scientifica lo ha ancora dimostrato, tuttavia sembra un fenomeno piuttosto plausibile». chiaro che facendo l’amore, soprattutto nei mesi caldi, si perdono molti liquidi e sali minerali. Che fare per recuperare energie? «Bisogna bere. Oltre all’acqua, vanno bene i succhi di frutta e le spremute d’arancia, che contengono moltissime vitamine e sali minerali». Ammettiamo che un individuo riesca a fare l’amore per un’ora di seguito a trenta gradi all’ombra. Quanto deve bere, dopo? «L’impresa mi sembra ardua. Ma ipotizzando che qualcuno ce la faccia, poi dovrà mandar giù almeno un litro e mezzo d’acqua o di spremuta d’arancia...».