1 agosto 2001
Che fossimo un popolo di amanti del cibo già lo sapevamo. L’indagine realizzata dal Censis l’anno scorso sulle nuove abitudini delle famiglie italiane aggiunge che siamo anche di poche pretese: nel 95% dei casi ci si accontenta di piatti semplici e veloci
Che fossimo un popolo di amanti del cibo già lo sapevamo. L’indagine realizzata dal Censis l’anno scorso sulle nuove abitudini delle famiglie italiane aggiunge che siamo anche di poche pretese: nel 95% dei casi ci si accontenta di piatti semplici e veloci. E soprattutto d’estate, quando non si ha certo voglia di stare tanto tempo davanti ai fornelli o con il forno acceso. Ma come garantire alla famiglia un’alimentazione sana e adatta alla stagione senza pagarne le conseguenze? Basta ricorrere ai piatti freddi. Non pensiate, però, che mangiare freddo voglia dire mettere in tavola il solito prosciutto e melone, la caprese, un’insalata di riso o di pasta fatta in due minuti con i condimenti pronti. «La cosa importante d’estate», dice il professor Michelangelo Giampietro, docente di Alimentazione e nutrizione umana all’università di Tor Vergata di Roma, «è consumare molta frutta e verdura, ed è meglio fare più spesso piccoli pasti piuttosto che un’unica ”abbuffata”. Cominciate dalla colazione: al solito caffè aggiungete cereali, yogurt e frutta. E poi continuate con piccoli spuntini tra un pasto e l’altro». E non è tutto: i cibi, freddi o conditi diversamente dal solito, non sono sempre così leggeri come si crede. In queste pagine vi spieghiamo perché.