1 agosto 2001
Il tonno. Il nome è generico e in realtà non indica una sola specie di pesce, ma almeno sei: quello più diffuso è il cosiddetto a «pinna gialla»
Il tonno. Il nome è generico e in realtà non indica una sola specie di pesce, ma almeno sei: quello più diffuso è il cosiddetto a «pinna gialla». Nella maggior parte dei casi il pesce è conservato in olio d’oliva, che ormai ha quasi del tutto sostituito la conserva in olio di semi. Ma già si affacciano sul mercato, e presto saranno le uniche in commercio, le confezioni di tonno in olio extravergine: un po’ più caro, ma certamente molto più sano. Tra le ultime novità, il trancio arricchito con peperoncino o altre spezie come origano, rosmarino ed erbette dell’orto. Al naturale, il tonno fornisce 103 calorie per 100 g, mentre se conservato in olio l’apporto energetico oscilla da 258 a 290 calorie ogni 100 g. Quale sia il più buono per il palato è solo una questione di gusti: in ogni caso il trancio di tonno migliore presenta cerchi concentrici e una buona consistenza, se invece è un insieme di briciole sminuzzate la qualità è scadente.