2 agosto 2001
Faccia un passo avanti chi non si è mai visto rovinare una gita o un giorno di vacanza dalla puntura di un insetto o dalla «carezza» di una medusa
Faccia un passo avanti chi non si è mai visto rovinare una gita o un giorno di vacanza dalla puntura di un insetto o dalla «carezza» di una medusa. Fortunatamente le conseguenze non sono mai gravi. Solo in casi eccezionali e in persone predisposte, morsi e punture possono portare portare seri problemi: « lo «shock anafilattico, una reazione allergica che provoca un abbassamento improvviso della pressione», spiega il dottor Primo Botti, responsabile del Centro antiveleni dell’azienda ospedaliera Caroggi di Firenze, «che impedisce al sangue di arrivare ai tessuti e di ossigenarli. Può essere molto pericolosa». Con piccole precauzioni e un po’ di buon senso, però, il rischio di questi spiacevoli incontri si riduce notevolmente. «Per una passeggiata in montagna o nei prati, ad esempio, evitate di mettere scarpe aperte», dice Botti, «meglio calzare scarponcini alti e indossare pantaloni lunghi e spessi: vipere e scorpioni riescono a perforare solo tessuti leggeri». Se fate un’escursione in montagna o una passeggiata in campagna non frugate a mani nude tra rovi e massi: rischiate un incontro ravvicinato con animali pericolosi che, sentendosi minacciati, potrebbero provare a difendersi attaccandovi. Se, nonostante questi accorgimenti, venite punte o morse ricordate di non usare mai l’ammoniaca: «Non solo non dà sollievo, ma aumenta l’infiammazione».