Chiara Valentini su LíEspresso del 02/08/01 a pagina 116., 2 agosto 2001
La maggior parte dei premi letterari italiani (esclusi i più noti come Strega, Campiello, Viareggio, Bagutta) è finanziata dalle quote d’iscrizione richieste ai partecipanti
La maggior parte dei premi letterari italiani (esclusi i più noti come Strega, Campiello, Viareggio, Bagutta) è finanziata dalle quote d’iscrizione richieste ai partecipanti. Gli organizzatori dei premi minori si vendono uno con l’altro gli indirizzi, in media oltre un centinaio a premio. Franco Tralli: «Organizzare premi è diventata una professione lucrosa, da sfruttare in serie».