Sul sito www.bagutta.it., 2 agosto 2001
Per finanziare il premio Bagutta, gli organizzatori vendevano libri rari, autografi, quadri e disegni
Per finanziare il premio Bagutta, gli organizzatori vendevano libri rari, autografi, quadri e disegni. «Alle aste di Bagutta si facevano, fra un bicchiere di Chianti e l’altro, ottimi affari. Una sera un notissimo industriale del panettone acquistò una tempera di Amedeo Modigliani per 750 lire... Una sera furono messi all’asta i baci del transvolatore atlantico Arturo Ferrarin, pagati in media 25-30 lire l’uno. Una ragazza sconosciuta ne pagò uno cento lire, chiedendo di essere baciata solamente sulla fronte e subito dopo scomparve. Si seppe, più tardi, che era un’ospite, in libera uscita, di una casa chiusa» (Orio Vergani).