Su Il Sole 24 Ore del 29/07/01 a pagina I dell’inserto Cultura., 29 luglio 2001
«Sono infinite le cose che la gente desidera senza poterle ottenere. Per esempio, c’è un predicatore di Brooklyn, un certo Talmage, che proverà una bella delusione
«Sono infinite le cose che la gente desidera senza poterle ottenere. Per esempio, c’è un predicatore di Brooklyn, un certo Talmage, che proverà una bella delusione. Di tanto in tanto, nei suoi sermoni, dichiara che appena arriverà in cielo correrà a gettare le braccia al collo di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, li bacerà e piangerà sulle loro spalle. Ci sono, sulla terra, milioni di altre persone che si ripromettono di fare altrettanto. Ogni giorno arrivano qui circa sessantamila persone che vogliono correre da Abramo, da Isacco e da Giacobbe, abbracciarli, baciarli e piangere sulle loro spalle. Pensate: sessantamila persone al giorno rappresenterebbero un onere ben grave per quei vecchi! Se fossero disposti a compiacerli, non avrebbero altro da fare, per anni e anni, che rimanere in piedi, lasciarsi abbracciare e essere inondati di lagrime per trentadue ore su ventiquattro. Sarebbero sempre esausti e bagnati come topi muschiati. Che cosa diventerebbe il cielo per loro? Un luogo detestabile. Si tratta di ebrei vecchi e cortesi, ma non più disposti di voi a baciare gli emotivi esponenti di Brooklyn» (Mark Twain, "Viaggio in Paradiso").