3 agosto 2001
E se un giorno vi capitasse di indossare i panni del bagnino (si fa per dire), siete proprio sicure che riuscireste a cavarvela come i protagonisti della serie televisiva «Baywatch»? Sareste in grado di prestare soccorso a qualcuno che si trova in difficoltà in mezzo al mare? Se siete a digiuno di tecniche di salvataggio, non potete non conoscere le semplici regole che trovate in queste pagine
E se un giorno vi capitasse di indossare i panni del bagnino (si fa per dire), siete proprio sicure che riuscireste a cavarvela come i protagonisti della serie televisiva «Baywatch»? Sareste in grado di prestare soccorso a qualcuno che si trova in difficoltà in mezzo al mare? Se siete a digiuno di tecniche di salvataggio, non potete non conoscere le semplici regole che trovate in queste pagine. «Nel caso in cui qualcuno, al mare o al lago, avesse bisogno d’aiuto», dice Nicola Soliman, della Società nazionale di salvamento, «è importante mantenere il sangue freddo. La prima cosa da fare è cercare di raggiungere la persona in difficoltà e riportarla subito a riva». Sulla spiaggia inizia l’operazione di primo soccorso (riprodotta nella sequenza a pagina 27). «Se possibile, chiamate subito un medico o telefonate al 118», consiglia Soliman, «poi controllate se la persona respira. In caso contrario intervenite con la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco. essenziale non perdersi d’animo, anche se i vostri sforzi non sembrano dare frutti. Continuate a ripetere le operazioni di rianimazione fino all’arrivo del medico. Spesso ci vuole del tempo, prima che la persona soccorsa dia segni di ripresa. Ricordate però di non mettere mai un fazzoletto tra la vostra bocca e quella della persona in difficoltà: la respirazione perderebbe ogni efficacia».