La Macchina del Tempo, n. 8 agosto 2001, 8 agosto 2001
Gli spettacoli di gladiatori, infatti, erano un intrattenimento antico. Introdotti forse dall’Etruria, forse da zona osco-sabina, essi venivano originariamente celebrati in occasione dei funerali, ed erano offerti dai parenti del defunto
Gli spettacoli di gladiatori, infatti, erano un intrattenimento antico. Introdotti forse dall’Etruria, forse da zona osco-sabina, essi venivano originariamente celebrati in occasione dei funerali, ed erano offerti dai parenti del defunto. Anche se la data della loro introduzione è incerta, essi erano certamente già in uso verso la metà del terzo secolo a.C., e con il tempo, mentre diventavano sempre più fastosi, divennero sempre più popolari. Nel II secolo a. C. - riferiscono le cronache - durante la seconda rappresentazione di una commedia di Terenzio la folla aveva disertato il teatro: in quello stesso giorno, infatti, veniva offerto uno spettacolo di gladiatori. A questo punto, non è difficile capire perché questi spettacoli erano diventati strumento di propaganda politica. Per i magistrati e per coloro che aspiravano a diventare tali non c’era modo migliore per acquistare popolarità. L’organizzazione dei giochi (ormai del tutto staccata dalle celebrazioni funebri) diventò così una macchina di acquisto del consenso, che costringeva gli offerenti a spese sempre più alte ed a programmazioni sempre più complesse.