3 agosto 2001
Nei tempi antichi anche gli uomini coprivano il basso ventre con il subligar, che col tempo però cadde in disuso e fu continuato a portare solo dagli operai sul lavoro, o dagli sportivi
Nei tempi antichi anche gli uomini coprivano il basso ventre con il subligar, che col tempo però cadde in disuso e fu continuato a portare solo dagli operai sul lavoro, o dagli sportivi. Il subligar fu sostituito dalla tunica, che poteva essere di lana, di lino o di cotone. Gli uomini di rango la indossavano sotto l’abito ufficiale che era la toga. Questa consisteva in un drappo di lana rigorosamente bianco di notevoli dimensioni. Il modo di sistemare la toga sul corpo, descritto meticolosamente da Quintiliano, era assai complesso. Le pieghe erano disposte in modo da creare l’ampio sinus che dal braccio sinistro scendeva fino ai piedi, ed un secondo sinus detto anche balteus, che dalla spalla scendeva fin oltre il ginocchio. All’altezza della vita, inoltre, fuoriusciva un lembo che, opportunamente accomodato, formava un nodus con altre pieghe. Una larga banda di porpora detta latus clavus, posta sul davanti della tunica in senso verticale. D’inverno sulla toga si portavano mantelli di vario genere. Ai piedi i ricchi romani calzavano i calcei, scarpe chiuse fino al collo del piede o in forma di corto stivaletto. I senatori ne indossavano un tipo particolare detto calceus senatorius.