3 agosto 2001
Durante l’epoca repubblicana i gladiatori indossavano armature simili a quelle dei soldati. In seguito alla riforma di Augusto essi vennero divisi in varie classi in base al tipo di armatura e alla modalità di combattimento
Durante l’epoca repubblicana i gladiatori indossavano armature simili a quelle dei soldati. In seguito alla riforma di Augusto essi vennero divisi in varie classi in base al tipo di armatura e alla modalità di combattimento. La classe più antica di gladiatore era quella Sannita. Il suo armamento era costituito da un elmo piumato, un grosso scudo (scutum) rotondo o rettangolare, da gambali di cuoio, una spada corta con lama dritta e acuminata (gladio) o una lancia. In epoca augustea il gladiatore Sannita scompare e viene sostituito dal secutor e dall’hoplomacus, o, secondo altri studiosi, dal secutor e dal murmillo. L’hoplomachus era armato di spada e di scudo rotondo e portava gambali alti fino a mezza coscia. I suoi avversari appartenevano alla classe dei traci o dei murmilloni. Il gladiatore thraex portava un piccolo scudo quadrato (parmula); aveva una protezione al braccio destro (manica) e due alti gambali (ocrae). La sua arma più caratteristica era una spada corta e ricurva chiamata sica. Anche il suo elmo era particolare poiché decorato con una protome di grifo. Le armi del retiarius erano una rete e un tridente. La sua tecnica di combattimento si ispirava a quella del pescatore. Il secutor era armato di spada, di un lungo scudo rettangolare e di un gambale. Il suo elmo - completamente chiuso sul davanti, con piccoli fori per gli occhi - era privo di sporgenze per non concedere appigli all’arma del suo avversario, la rete. La tattica di lotta del secutor era quella di avvicinarsi al suo avversario, proteggendosi con lo scudo.