3 agosto 2001
Anche il mercato delle armi era libero e questo preoccupava l’autorità politica, che faticò a porlo sotto controllo per motivi di ordine pubblico
Anche il mercato delle armi era libero e questo preoccupava l’autorità politica, che faticò a porlo sotto controllo per motivi di ordine pubblico. Col tempo si nota, però, un’evoluzione. Nella Roma più antica potevano andare in guerra solo i più ricchi, perché la guerra era un onore e non un onere. E questi aristocratici si presentavano alla leva con le proprie armi. Successivamente officine artigiane seguivano le legioni, di cui fabbricavano e riparavano gli armamenti. Solo verso la fine dell’impero romano lo Stato cominciò ad organizzare fabbriche pubbliche di armi per equipaggiare le centinaia di migliaia di soldati stanziati entro i confini dell’Impero. Malgrado questo dominio della guerra poco si sa del costo degli armamenti. Nel 209 avanti Cristo l’equipaggiamento in divise militari di diecimila soldati era costato quattrocentocinquantacinque kg. di oro.