3 agosto 2001
Chicago, 1979: i primi veri telefoni cellulari del mondo fanno la loro comparsa. In strada, negli autobus, nei locali pubblici compaiono curiosi, anonimi uomini d’affari impegnati ad armeggiare con una pesante valigetta
Chicago, 1979: i primi veri telefoni cellulari del mondo fanno la loro comparsa. In strada, negli autobus, nei locali pubblici compaiono curiosi, anonimi uomini d’affari impegnati ad armeggiare con una pesante valigetta. Dalla quale, di fronte ai presenti sempre più incuriositi, estraggono cornette del telefono esattamente uguali a quelle di casa. Le reazioni? Stupore, incredulità, qualche risata: fino a quel momento il ”telefono mobile” era per tutti solo un sogno. I pochi modelli disponibili, pesantissimi, ingombranti (e costosissimi), erano riservati alle limousine dei miliardari. Oggi, invece, con una spesa accessibile, la magia della comunicazione a distanza senza fili è disponibile per tutti: e il futuro promette vere meraviglie a brevissima scadenza, con l’arrivo della cosiddetta «3G». Ovvero la terza generazione di telefoni cellulari. Saranno capaci di fare tutto: invieranno e riceveranno immagini in tempo reale, navigheranno in Internet alla stessa velocità delle connessioni più rapide oggi disponibili sui pc di casa, permetteranno lo scambio di messaggi arricchiti da video e musica. E ci faranno telefonare, naturalmente, ma con una qualità audio mai raggiunta prima d’ora. Dagli esordi della telefonia cellulare, cronologicamente, sono passati solo quindici anni. Ma lo sappiamo bene: da quando siamo entrati nella Digital Age, l’età digitale, il tempo della tecnologia corre almeno dieci volte più velocemente. Ma come siamo arrivati fino a qui? La storia della telefonia cellulare è un racconto affascinante. Che si può fare già oggi, passando di generazione in generazione, dai primi cellulari da automobile ai modelli-gioiello dell’estremo futuro.