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 2001  agosto 03 Venerdì calendario

Figlia di un diplomatico tunisino, cinque fratelli (allevati severamente: «A casa, per il lavoro di papà, ci hanno insegnato ad ascoltare molto e parlare poco»), Jnifen («purezza») Afef nasce a Tunisi il 3 novembre del 1963 (anche se lei non conferma né smentisce questa data)

Figlia di un diplomatico tunisino, cinque fratelli (allevati severamente: «A casa, per il lavoro di papà, ci hanno insegnato ad ascoltare molto e parlare poco»), Jnifen («purezza») Afef nasce a Tunisi il 3 novembre del 1963 (anche se lei non conferma né smentisce questa data). Trascorre l’infanzia al seguito del padre nelle varie capitali del Medio Oriente (è di Arafat, in visita a Roma, la recente battuta: «Guardate la mia Afef com’è cresciuta...») e per sottrarsi alle costrizioni familiari sposa, ancora adolescente, il figlio ventunenne dei suoi vicini di casa. A 19 anni vorrebbe iscriversi a Filosofia, il padre glielo impedisce, lei parte per Parigi col marito e inizia a fare la modella: a scoprirla e lanciarla è Azadine Alaia. Parla inglese, francese, italiano e arabo, fa beneficenza (a Parigi ha adottato un barbone, come regalo di compleanno una volta chiese a un suo ex di trascorrere insieme una notte fra i clochard della metropolitana parigina), ha una casa a Roma (dove vive con il figlio Samy, dieci anni), una a Parigi, svariate dimore a Portofino e a Milano. Adora camminare, sedendosi sui marciapiedi quando è stanca («non è chic ma è libertà»), gli stilisti preferiti sono Alberta Ferretti e Valentino per i vestiti, Sergio Rossi e Diego Della Valle per le scarpe. Legge i giornali «alla araba, partendo dall’ultima pagina», va dal parrucchiere «una volta l’anno», nei salotti mondani si annoia, con Tronchetti Provera di solito fa in modo di «arrivare per ultimi e andar via per primi». L’amore nacque nel ’97 a Londra, alla presentazione del calendario Pirelli: lei, allora conduttrice di "Nonsolomoda", girò i tacchi e porse il microfono alla sua assistente alla risposta di Tronchetti: «Ho solo dieci minuti per la sua intervista».