Simonetta Robiony su La Stampa del 6/08/01 a pagina 27., 6 agosto 2001
«Vittorio diceva di non potersi separare per non dare un dolore a nessuno dei figli. Spesso lo andavamo a prendere con l’auto della produzione nella casa dove viveva Emi (la figlia avuta da Giuditta Rissone): saliva in macchina e si faceva portare in quella dov’erano i due ragazzi (Manuel e Christian)
«Vittorio diceva di non potersi separare per non dare un dolore a nessuno dei figli. Spesso lo andavamo a prendere con l’auto della produzione nella casa dove viveva Emi (la figlia avuta da Giuditta Rissone): saliva in macchina e si faceva portare in quella dov’erano i due ragazzi (Manuel e Christian). Là si chiudeva in bagno fingendo di farsi la barba per far vedere che vi aveva dormito, poi scendeva e finalmente potevamo andare sul set. Una scelta, questa sua, che non ho mai compreso. Molto meglio Rossellini che accumulava una moglie dietro l’altra in una grande tribù. De Sica non poteva: era all’antica, o forse gli piaceva mantenere due famiglie. Per non far soffrire nessuno ha fatto soffrire tutti» (Luisa Alessandri, 87 anni aiuto regista di Vittorio De Sica).