Domenico Quirico, La Stampa, 06/08/2001 pag. 16, 6 agosto 2001
CATENA PER IL FIUME GIALLO
Era il segno del favore del Cielo, per gli imperatori. Imbrigliare le acque, fermare la furia devastatrice dei fiumi che attraversavano l’"impero di mezzo" era la prova del loro buon diritto a governare. Quando la natura prendeva il sopravvento, portando morte e carestia, un lungo brusio attraversava l’impero e cominciavano le rivoluzioni. I nuovi imperatori rossi hanno accettato la sfida. Costruiranno sullo Yangtze il più grande bacino idroelettrico del mondo. Venticinque miliardi di dollari per chiudere le Tre Gole - cantate da generazioni di poeti - con un bavaglio di cemento armato e 26 turbine che a partire dal 2009 produrranno l’energia per lo sviluppo frenetico del paese. Il bacino seppellirà sotto un sudario di acqua trentamila ettari, duemila villaggi, monumenti, fabbriche. La diga delle Tre Gole ha comunque provocato già una spina ai signori della Città proibita: ha fatto nascere il movimento ecologista cinese.