Domenico Quirico, La Stampa, 06/08/2001 pag. 16, 6 agosto 2001
IL TERZO NILO
La Grande Macchina, come la chiamano i bambini delle tribù Dinka, se ne sta lì sempre più inutile e arrugginita. Avrebbe dovuto eseguire il più grande lavoro di scavo del mondo, la costruzione del canale Jonglei congiungendo Bor a Kodok nel sud del Sudan, portando l’acqua del Nilo in una zona arida. La compagnia francese Gtm all’inizio degli Anni Ottanta lavorava a pieno ritmo per completare l’immensa fenditura lunga 350 chilometri, larga 70 e profonda cinque metri. L’acqua del grande fiume, che normalmente si disperde in una grande area, avrebbe placato terribili carestie. Ma il controllo dell’acqua (e del petrolio) ha scatenato una feroce guerra civile tra i musulmani del Nord e i cristiani del Sud: il grande canale deve attendere.