7 agosto 2001
La scritta «prolunga-abbronzatura» che trovate sul bagnodoccia o sul doposole che avete comprato può voler dire tante cose perché ogni marca ha, naturalmente, la sua verità
La scritta «prolunga-abbronzatura» che trovate sul bagnodoccia o sul doposole che avete comprato può voler dire tante cose perché ogni marca ha, naturalmente, la sua verità. raro (anche se non impossibile) che contenga uno stimolatore della melanina. Ma credete di più a Cristina Emanuel, direttore scientifico de L’Oréal Italia, ovvero il gruppo cosmetico che ha la maggioranza assoluta delle tintarelle italiane, quando dice: «I nostri prodotti sono, molto semplicemente, degli onesti doposole che si limitano a contenere una piccola quantità di autoabbronzante in grado di legarsi con le proteine della pelle per intensificare il tono dell’abbronzatura esistente, facendola durare di più. Quello che compiono è quindi un processo superficiale, dunque innocuo, che non interferisce in alcun modo con la sintesi della melanina da parte della pelle». Aggiunge il dermatologo Pierluigi Bencini: «Tutto può essere controllato sulle etichette. E tra quelli che non contengono autoabbronzanti si può scegliere il sistema più naturale come il caramello, o il mallo di noce o il tannino del tè che sono ugualmente efficaci».