7 agosto 2001
Siete tra quelle che badano sempre alla salute e stanno attente a quello che mangiano. Al supermarket, per esempio, scegliete solo i «biologici»
Siete tra quelle che badano sempre alla salute e stanno attente a quello che mangiano. Al supermarket, per esempio, scegliete solo i «biologici». E poi non volete neppure sentir parlare di frutta transgenica, di pesticidi e di anticrittogamici. E per il vostro aspetto? Avete tante creme sul ripiano del bagno: magari ne avete una a base di retinolo per le rughe, un’altra agli alfa-idrossi-acidi per il colorito e una terza che combatte la formazione dei radicali liberi con un bel po’ di vitamine di sintesi. E quindi è inevitabile che un certo giorno vi rendiate conto che è un autentico controsenso. E se tornaste al naturale anche lì? Non siete le sole a pensarlo. ormai una moda. Ma è, come dire, un po’ scombinata perché la stragrande maggioranza di noi fa confusione fra quelle che sono le vere ricette di bellezza (bianco d’uovo sbattuto contro il luccichio del naso piuttosto che yogurt e acqua di rose contro le scottature solari) e le creme «alle erbe» o «alla frutta» che trova in vendita al supermarket o in erboristeria. Sono naturali anche quelle? O non lo sono? Parliamone con un’esperta, la dottoressa Marinella Trovato, responsabile scientifica dell’Unipro, l’Unione nazionale dei fabbricanti e dei distributori dei prodotti di bellezza: «Mi dispiace dare una delusione a chi ci credeva. Ma non esiste crema al mondo che possa essere definita naturale», spiega la dotteressa. Allora è un imbroglio? «No, non lo è. Perché anche se c’è la parola ”natura” o ”tutta frutta” sull’etichetta, gli ingredienti riportati sul retro dicono la verità: lì si può anche vedere se di quella famosa frutta ce n’è tanta o ce ne sono appena poche tracce». E allora? «Il prodotto è ugualmente valido. I cosmetici sono tutti uguali, sia che vengano venduti dal profumiere o dall’erborista. Pensare che non sia così è solo un’illusione».