7 agosto 2001
In profumeria le creme non pretendono mai di essere naturali. Anzi «giocano» allo scientifico perché i produttori si sono accorti che più il cosmetico ha un nome difficile più si vende bene: valga per tutti la definizione di crema agli alfa-idrossi-acidi
In profumeria le creme non pretendono mai di essere naturali. Anzi «giocano» allo scientifico perché i produttori si sono accorti che più il cosmetico ha un nome difficile più si vende bene: valga per tutti la definizione di crema agli alfa-idrossi-acidi. Che potrebbe benissimo essere chiamata anche crema agli acidi di frutta. O, se preferite, crema alla frutta. In farmacia si pensa di trovare creme che oltre ad essere naturali sono anche più efficaci di quelle vendute per altri canali. Ma non è vero, perché se la crema è venduta al di qua del banco del farmacista è un cosmetico esattamente come quelli di profumeria. La scelta del canale farmacia è solo politica (si pensa cioè che si vendano meglio lì che altrove) e non è raro trovare prodotti che si comprano anche in erboristeria o al supermarket. La legge impone soltanto che i cosmetici venduti attraverso il canale farmaceutico siano ipoallergenici, cioè testati dermatologicamente: ormai però anche i prodotti venduti in altri canali lo sono e quindi... nessuna differenza. In erboristeria. Se erano almeno tre anni che non ci venivate, preparatevi a delle sorprese: anche se la legge sull’erboristeria non è ancora passata gli erboristi si sono adeguati in anticipo: ad esempio evitano il più possibile di vendere erbe sfuse (che quando arriverà la legge saranno bandite). E persino l’henné per colorare i capelli, che prima vendevano a etti, ora arriva dal Marocco in pacchetti sigillati. Gli erboristi non fanno neppure più preparazioni cosmetiche nel retrobottega. Quindi tutte le creme che vengono vendute oggi nelle erboristerie sono cosmetici. Di erboristico c’è soltanto il colore delle scatolette che sfuma immancabilmente dal verde prato al verde bosco. I cosmetici sono ormai prodotti di largo consumo: se ne vendono perciò centinaia di migliaia di pezzi all’anno, quando non sono milioni. Quindi non sono certo naturali, ma hanno un pregio indiscutibile: sono prodotti semplici, con poco profumo e sostanze già sicure da anni, studiati proprio per non incorrere in allergie «di massa».