Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  agosto 09 Giovedì calendario

Il primo personal computer fu creato nell’agosto del 1981 da dodici ingegneri Ibm. Le due aziende che più di tutte sfruttarono l’invenzione furono la Microsoft di Bill Gate e l’Intel di Andy Grove: "Big Blue, come è conosciuta Ibm, fece il grosso del lavoro, ma a riempirsi furono soprattutto le tasche di chi fornì il software e i microprocessori per far funzionare una delle macchine più sorprendenti create dall’uomo

Il primo personal computer fu creato nell’agosto del 1981 da dodici ingegneri Ibm. Le due aziende che più di tutte sfruttarono l’invenzione furono la Microsoft di Bill Gate e l’Intel di Andy Grove: "Big Blue, come è conosciuta Ibm, fece il grosso del lavoro, ma a riempirsi furono soprattutto le tasche di chi fornì il software e i microprocessori per far funzionare una delle macchine più sorprendenti create dall’uomo. L’evento fu epocale, ma in un primo momento la "sporca dozzina", com’erano stati soprannominati i dodici ingegneri, non si rese del tutto conto di cosa aveva prodotto". I minicomputer esistevano dal 1971: utilizzavano i primi microprocessori. Nel ’75 era nato l’Altair 8800, seguito da una serie di computer domestici: Commodore, Tandy, l’Apple II di Steve Wozniak e Steve Jobs. Nell’agosto 1980 i vertici dell’Ibm incaricarono il direttore dei laboratori, William Lowe, di dar vita a un prodotto nuovo, "che entrasse nel settore e lo sbaragliasse": gli fu dato un anno di tempo, lui riunì i dodici migliori cervelli della società e li rinchiuse nei laboratori di Boca Raton, in Florida. Il progetto, che doveva restare segreto, ebbe il nome in codice di ”Project Chess” (le iniziali del Pc). I dodici adottarono il sistema dell’’architettura aperta”, che permetteva di realizzare il computer assemblando pezzi prodotti da aziende diverse, lasciando aperta la possibilità di aggiungere pezzi nuovi e aggiornamenti destinati a potenziarla ulteriormente. "E questa fu la chiave del successo: il mondo ben presto fu invaso da un’ondata di computer e accessori ”Ibm compatibili” e il Pc Ibm diventò il punto di riferimento nell’informatizzazione degli uffici. Il 12 agosto 1981, a New York, l’Ibm annunciò di aver creato il ”personal computer”. Era una macchina a 16-bit, con un processore Intel 8088 e un disco rigido della sorprendente capacità di 10 Megabytes". Il primo Pc funzionava con un sistema operativo di nome MS-DOS, fornito da due ragazzi di Seattle, Bill Gates e Paul Allen. In un primo tempo l’Ibm aveva scelto come fornitrice la Digital Research, all’epoca ben più celebre della neonata Microsoft. Ma quando i manager di ”Big Blue” andarono a firmare il contratto, il presidente della Digital era fuori per un voletto sul suo aereo da turismo (il suo hobby) e i collaboratori indispettirono l’Ibm, dettando severe condizioni per la cessione dei diritti del loro sistema operativo. L’Ibm li scaricò e si rivolse a Gates, che qualche mese prima aveva cominciato a vendere software. "Fu l’inizio della scalata che lo avrebbe trasformato nell’uomo più ricco del mondo".