Armando Torno, La truffa del tempo, Mondadori, 9 agosto 2001
Il calendario egizio, quasi sicuramente fissato in periodo preistorico, teneva conto soprattutto di due eventi: il punto più alto raggiunto dal Nilo durante l’inondazione e il sorgere della stella Sirio
Il calendario egizio, quasi sicuramente fissato in periodo preistorico, teneva conto soprattutto di due eventi: il punto più alto raggiunto dal Nilo durante l’inondazione e il sorgere della stella Sirio. Il primo cadeva di solito tre giorni dopo il solstizio d’estate (a quei tempi tra la fine di luglio e i primi d’agosto), il secondo si osservava, alla latitudine di Menfi, al crepuscolo mattutino del 19 luglio. Le stagioni erano tre, basate sull’inondazione e sui lavori agricoli.