Armando Torno, La truffa del tempo, Mondadori, 9 agosto 2001
Nel terzo anno del suo consolato (46 a. C.), Giulio Cesare promulgò la riforma del calendario che istituisce cicli di 4 anni: 3 anni di 365 giorni seguiti da uno di 366
Nel terzo anno del suo consolato (46 a. C.), Giulio Cesare promulgò la riforma del calendario che istituisce cicli di 4 anni: 3 anni di 365 giorni seguiti da uno di 366. Il giorno in più veniva tra il 23 e il 24 febbraio e si chiamava ”bis sexto kalendas Martias”, da cui ”bisestile”. Per attuare la riforma, nell’anno 708 di Roma, Cesare dovette imporre un aumento dei giorni: secondo Censorino quell’anno ”speciale”, durato addirittura 445 giorni, passò alla storia come l’’anno della confusione”.