Bruce Chatwin e Antonio Gnoli, ìLa nostalgia dello spazioî, Bompiani., 16 agosto 2001
«Penso che l’inquietudine si leghi al disagio provocato da una certa nostra inadeguatezza al senso del fare e dell’essere
«Penso che l’inquietudine si leghi al disagio provocato da una certa nostra inadeguatezza al senso del fare e dell’essere. L’inquietudine insomma spezza il rapporto con la nostra identità. Ha a che vedere con l’anima e con il tempo, in particolare con il modo in cui ne facciamo esperienza. L’irrequietezza, viceversa, comincia dal cervello e mina il nostro rapporto con lo spazio, distrugge le certezze che noi abbiamo di esso: improvvisamente la misura che ci lega a un luogo, la distanza che ci è familiare, diventa asfissiante. Un mistico o un poeta possono coltivare la loro inquietudine. L’irrequietezza appartiene ai bambini o ai viaggiatori» (Bruce Chatwin).