ar.zam. la Repubblica del15/08/01 a pagina 16., 15 agosto 2001
La rivista scientifica "Nature" ha pubblicato i risultati di uno studio, condotto dal ricercatore Thomas Elbert, sui giocatori di scacchi
La rivista scientifica "Nature" ha pubblicato i risultati di uno studio, condotto dal ricercatore Thomas Elbert, sui giocatori di scacchi. Lo studio mette in luce che, mentre giocano, i più esperti utilizzano una parte di cervello diversa rispetto ai dilettanti: i primi sfruttano le capacità della corteccia frontale e parietale (con cui si possono memorizzare, immagazzinare e richiamare intere sequenze di una partita). Nei dilettanti, invece, la regione del cervello più attiva è quella del lobo temporale e mediano, che di solito serve a codificare nuove informazioni. La scoperta di Elbert è stata possibile grazie agli esperimenti condotti su venti giocatori di diverso livello, sfidati al computer e collegati ad una macchina che registrava le "scintille cerebrali" ("focal gamma bursts") indicatrici dell’attività cerebrale.