Ansa del 20/08/01., 20 agosto 2001
Secondo il quotidiano "Moskovsky Komsomolets", alcune casalinghe della regione Krasnoyarsk (Siberia) si sarebbero spacciate per prostitute ottenendo gratuitamente preservativi, assistenza medica e psicologica dagli inviati della Fondazione Soros, impegnati nella lotta all’Aids
Secondo il quotidiano "Moskovsky Komsomolets", alcune casalinghe della regione Krasnoyarsk (Siberia) si sarebbero spacciate per prostitute ottenendo gratuitamente preservativi, assistenza medica e psicologica dagli inviati della Fondazione Soros, impegnati nella lotta all’Aids. Le donne, per non destare sospetti, si sarebbero presentate al consultorio vestite e truccate in modo appariscente, lamentandosi spesso dell’insufficiente attività sessuale dei mariti. La Soros, scoperto l’inganno, avrebbe deciso di rivedere l’intero programma di assistenza.