Luigi Vaccari su Il Messaggero del 23/08/01 a pagina 14., 23 agosto 2001
Roberto Gervaso e l’estate: «Io tutto l’anno aspetto l’estate: perché sono freddoloso; e perché abito in una città come Roma
Roberto Gervaso e l’estate: «Io tutto l’anno aspetto l’estate: perché sono freddoloso; e perché abito in una città come Roma. Preferisco il caldo secco al caldo umido di quest’anno. Ma meglio il caldo umido piuttosto che il freddo secco. Sono un cefalàlgico essenziale e il freddo ha su di me un effetto devastante: mi porta delle sanzioni inesorabili, spietate; mi scatena il mal di testa. Durante l’inverno, e anche nelle stagioni di mezzo, soffro di cefalee; mi vengono faringiti, laringiti... Odio il freddo e quindi amo il caldo: al punto che se devo uscire di casa alla controra e ci sono 2 marciapiedi, uno col sole, l’altro con l’ombra, cammino sul marciapiede col sole, anche perché non vado sulla spiaggia e quel po’ di abbronzatura la prendo per strada. Amo l’estate in qualunque parte d’Italia e del mondo, e soprattutto in questa città e soprattutto in agosto. Infatti, in questo mese non vado in vacanza. Mi posso allontanare qualche giorno, ma mi riprecipito rapidamente a casa, dove mi alzo molto presto e seguo l’evoluzione del caldo durante la giornata: la mattina è tepore; poi, piano piano, diventa rovente; e me lo gusto».