Antonella Basilico sul Mattino del 27/08/01 a pagina47, 27 agosto 2001
A Roma, l’avorio era usato per le insegne dei consoli e per oggetti di arredo sacro: cofanetti-reliquario, pissidi e tavolette con scene devozionali
A Roma, l’avorio era usato per le insegne dei consoli e per oggetti di arredo sacro: cofanetti-reliquario, pissidi e tavolette con scene devozionali. I paesi musulmani realizzavano oggetti non solo con zanne d’elefante, anche con quelle di animali più piccoli, usate per le impugnature delle armi. A Cordova (Spagna) e nell’India meridionale, si svilupparono nuove tecniche di lavorazione. In Cina, ancora oggi, l’arte dell’avorio è fiorente. L’Africa, nonostante la grande presenza del materiale, è il paese dove meno si sviluppò la sua lavorazione. Motivo: era considerato dai popoli indigeni simbolo di forza e trofeo di caccia.