Rita Sala su Il Messaggero del 29/07/01 a pagina 18., 29 luglio 2001
Il Sagittario è un arciere, solitamente raffigurato con lunghi capelli ricciuti e una gran barba: un atleta in età che tende l’arco e il cui corpo, nella parte inferiore, corrisponde alla groppa, ai lombi e alle quattro zampe di un cavallo dai garretti grossi e dagli zoccoli ben unghiati
Il Sagittario è un arciere, solitamente raffigurato con lunghi capelli ricciuti e una gran barba: un atleta in età che tende l’arco e il cui corpo, nella parte inferiore, corrisponde alla groppa, ai lombi e alle quattro zampe di un cavallo dai garretti grossi e dagli zoccoli ben unghiati. La costellazione (già nota ai Sumeri e assunta poi dai Greci) raffigura il Sagittario adorno di uno svolazzante mantello mentre punta la freccia contro la costellazione confinante dello Scorpione. In altre fonti, l’insieme stellare viene personificato in Chirone, il centauro precettore di Achille, Asclepio e Giasone: i centauri tuttavia non usavano l’arco. In Eratostene il Sagittario ha due gambe e la coda di satiro: lo scienziato ravvisa in lui Crotus, figlio di Euferne, la nutrice delle nove figlie di Zeus, le Muse. Crotus abitava con le Muse sul monte Elicona e aveva inventato il tiro con l’arco, che amava praticare a cavallo. Le Muse, che apprezzavano la sua compagnia, soprattutto perché il giovane applaudiva chiassosamente a tutte le loro esibizioni, chiesero a Zeus di trasformarlo in costellazione.