Rita Sala su Il Messaggero del 29/07/01 a pagina 18., 29 luglio 2001
La prima immagine dei centauri è una figurina di argilla cotta del X secolo a.C., decorata con disegni geometrici e rinvenuta a Lefkada (Grecia centrale)
La prima immagine dei centauri è una figurina di argilla cotta del X secolo a.C., decorata con disegni geometrici e rinvenuta a Lefkada (Grecia centrale). Il significato della parola greca ”kentauros” non è chiaro, come incerta rimane la collocazione originaria assegnata dal mito ai centauri, che oscilla tra la Tessaglia e l’Arcadia (dove rappresentavano la vita brada, prima della creazione delle leggi e delle città-stato). In altre tradizioni il centauro è simbolo di potenza sessuale, fisicamente molto dotato e incline all’ebbrezza ma d’animo nobile e saggio. Omero racconta nell’Iliade e nell’Odissea del banchetto nuziale del re dei Lapiti, Piritoo, durante il quale i centauri, eccitati dal vino, tentano di violentare le donne dei loro anfitrioni, scatenando le ire dello sposo e degli altri convitati ed avendo la peggio nella zuffa che ne segue (la lotta è raffigurata nei fregi di Fidia per il Partenone di Atene e per il tempio di Zeus a Olimpia). In un altro mito il centauro Nesso tenta di violentare Deianira, moglie di Ercole, e viene ucciso dal semidio con frecce avvelenate. Prima di spirare, riesce però a far dono alla donna della propria camicia inzuppata di sangue, che poi, offerta per gelosia da Deianira al marito, causa la morte di Ercole.