Ivan Cotroneo, Il piccolo libro della rabbia, Bompiani, Milano, 29 agosto 2001
«Mia madre mi disse che ormai ero un ometto. Ero grande abbastanza per decidere con chi volessi vivere
«Mia madre mi disse che ormai ero un ometto. Ero grande abbastanza per decidere con chi volessi vivere. Le dissi che volevo vivere con mio padre. Mi mollò un ceffone che mi fece cadere sul divano del soggiorno. Sbattei la testa contro il tavolino da caffè. Le diedi della puttana e della ubriacona. Mi colpì nuovamente. Decisi che la volta seguente avrei reagito. Avrei potuto azzerare lo svantaggio fisico armandomi di un posacenere con cui colpirla in testa. Avrei potuto graffiarle il viso e rovinarglielo, così che gli uomini non volessero più scoparsela. Avreai potuto spaccarle sulla testa una bottiglia di Early Times. La odiavo perché mio padre la odiava. La odiavo per dimostrare il mio affetto per lui». (James Ellroy, I miei luoghi oscuri).