Brunella Schisa, Il VenerdÏ 24/8/2001, 24 agosto 2001
«Non ho mai avuto una passione per la letteratura. Ho cominciato a fare lo scrittore e ho smesso più volte
«Non ho mai avuto una passione per la letteratura. Ho cominciato a fare lo scrittore e ho smesso più volte. Mi dava più soddisfazione fare il giornalista. Ma avevo scritto un lungo racconto su un cavallo (La carriera di Pimlico, ndr) e mi arrivò una lettera di Elio Vittorini, che lavorava allora all’Einaudi, nella quale mi diceva che se avessi scritto altri racconti avrebbe potuto farne un libro. E così è tornato alla letteratura. Sì. Anche se continuai a fare il giornalista che è un mestiere più sano. Il giornalista scarica subito la tensione dello scrivere, tensione malsana. Chi vuole scrivere è malato e lo scrittore è una persona che vive la vita in maniera distorta» (Manlio Cancogni)