Claudio Sabelli Fioretti, Sette n. 32/33/34 2001, 30 agosto 2001
«Poi incontrai Adriano Olivetti e mi chiese se volevo occuparmi di industria. Dissi sì e andai per dieci anni all’Olivetti in una delle esperienze più belle della mia vita
«Poi incontrai Adriano Olivetti e mi chiese se volevo occuparmi di industria. Dissi sì e andai per dieci anni all’Olivetti in una delle esperienze più belle della mia vita. Voleva che mi occupassi del personale ma mi disse subito: ”Prima devi fare un po’ di mesi in fabbrica”. Feci il fresatore, il tornitore, le presse, il montaggio. Hai fatto l’operaio. Adriano Olivetti mi diceva: ”Voglio che lei conosca il buio del lunedì”. Il buio, il peso, la tristezza dell’operaio che arriva il lunedì mattina in fabbrica alle sei e mezzo» (Furio Colombo)