Enrico Bonerandi, la Repubblica 30/8/2001, 30 agosto 2001
« importante comunque che non ci siano esemplari solitari, ma branchi: se sono in branco tendono ad attaccare prede più grosse di loro, come ad esempio i cinghiali
« importante comunque che non ci siano esemplari solitari, ma branchi: se sono in branco tendono ad attaccare prede più grosse di loro, come ad esempio i cinghiali. L’esemplare isolato, invece, può colpire le pecore o aggirarsi per le discariche, dove frequenta cani randagi e s’imbastardisce» (Danilo Mainardi, etologo, a proposito del lupo)