Domenico De Masi, "Il futuro del lavoro", Rizzoli, 5 settembre 2001
Secondo Aris Accornero, non si è mai lavorato tanto e tanto intensamente quanto nell’età industriale: né gli schiavi né i servi della gleba avevano un orario regolare e rigido, nel medioevo c’era molto più tempo libero di oggi, nel Seicento non si lavorava più di 3-4 ore al giorno
Secondo Aris Accornero, non si è mai lavorato tanto e tanto intensamente quanto nell’età industriale: né gli schiavi né i servi della gleba avevano un orario regolare e rigido, nel medioevo c’era molto più tempo libero di oggi, nel Seicento non si lavorava più di 3-4 ore al giorno. L’industria ha trasformato in "dipendenti" sottoposti a una disciplina paramilitare milioni di lavoratori autonomi, artigiani e contadini. L’industria ha cambiato il concetto di lavoro identificandolo in un’attività eteroprogrammata ed eterodiretta prestata ad un estraneo in cambio di un salario.