Domenico De Masi, "Il futuro del lavoro", Rizzoli 1999, 5 settembre 2001
"Cultural gap": resistenza alle innovazioni, anche a quelle palesemente vantaggiose. E’ un rifiuto psicologico e culturale dovuto al fatto che i circuiti logici del nostro cervello si strutturano, nel corso della nostra vita, in base all’esperienza creando una rete sinaptica sufficientemente solida da consentire grandi risparmi di energia attraverso la coazione a ripetere
"Cultural gap": resistenza alle innovazioni, anche a quelle palesemente vantaggiose. E’ un rifiuto psicologico e culturale dovuto al fatto che i circuiti logici del nostro cervello si strutturano, nel corso della nostra vita, in base all’esperienza creando una rete sinaptica sufficientemente solida da consentire grandi risparmi di energia attraverso la coazione a ripetere. Ripetere gesti, azioni, pensieri, insomma, compiere gesti abitudinari, produce un risparmio che conduce a impostare anche altre fasi della vita con la mentalità che ha strutturato la fase precedente.