Mary Thengavila, ìAmbedkar e il neobuddhismo. Líemancipazione degli intoccabiliî, Edizioni mediterranee., 5 settembre 2001
"Quello che un indù soprattutto teme non è la morte, ma piuttosto la non estinzione, l’essere condannato a rinascere in varie forme, ciascuna come fatale retribuzione delle sue opere
"Quello che un indù soprattutto teme non è la morte, ma piuttosto la non estinzione, l’essere condannato a rinascere in varie forme, ciascuna come fatale retribuzione delle sue opere... Così il mondo è pieno di anime che si godono la loro ricompensa e di altre che sono nelle sofferenze come punizione per le mancanze di una precedente vita. La loro gerarchia è l’espressione di una segreta giustizia. La forma che ospita oggi un’anima è stata preparata dalle sue precedenti azioni. Quello che uno è dipende da ciò che egli ha fatto. Le sue opere sono la sua eredità, il seno che lo porta e la razza alla quale egli appartiene" (legge del karma).