Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  novembre 29 Giovedì calendario

Mario Schifano, convinto che "le cose sono cultura non perché c’è un codice di definizione", fu molto infastidito da un’intervista dello scrittore Fulvio Abbate, piena di affermazioni come "Guardando quel quadro ho pensato a Segantini"

Mario Schifano, convinto che "le cose sono cultura non perché c’è un codice di definizione", fu molto infastidito da un’intervista dello scrittore Fulvio Abbate, piena di affermazioni come "Guardando quel quadro ho pensato a Segantini". Quando Abbate arrivò a chiedergli "Qual è il valore d’uso della tua pittura?", lui gli rispose: "Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?. Hai detto una cosa cretina, ne hai già dette abbastanza".