Paolo Isotta sul Corriere della Sera del 1/12/01 a pagina 39., 1 dicembre 2001
«Mahler era un megalomane privo di quella capacità di autocritica di che son dotati i veri grandi
«Mahler era un megalomane privo di quella capacità di autocritica di che son dotati i veri grandi. E’ vero anche ch’era un genio. E’ vero che il procedere della sua carriera, e teniam conto di quanto giovane sia morto, mostra una progressiva attenuazione della megalomania e una del pari stupefacente conquista di mezzi tecnici e visioni estetiche. Donde da un certo punto in poi una purtroppo intermittente serie di capolavori. Era anche schizofrenico: vale a dire, il punto di partenza della sua arte è la consapevolezza della fine prossima del linguaggio musicale» (il critico musicale Paolo Isotta).