Eva Cantarella, "Passato prossimo. Donne romane da Tacita a Sulpicia", Feltrinelli, 3 dicembre 2001
Venter, cioè la donna incinta. Se una donna incinta era rimasta vedova o era divorziata, il pretore nominava un curator ventris, cioè un tutore che vigilasse affinchè la donna non abortisse
Venter, cioè la donna incinta. Se una donna incinta era rimasta vedova o era divorziata, il pretore nominava un curator ventris, cioè un tutore che vigilasse affinchè la donna non abortisse. Il marito aveva il diritto di ripudiare la moglie che si fosse procurato un aborto. D’altra parte le donne erano capaci di procurarsi aborti senza farlo capire, data la dimestichezza che avevano con farmaci ed erbe.