Sergio Luzzatto, "La mummia della Repubblica. Storia di Mazzini imbalsamato 1872-1946", Rizzoli., 4 dicembre 2001
Gorini studiava le imbalsamazioni come soluzione alle carestie: poter conservare all’infinito le carni animali avrebbe infatti consentito di importarle in Europa dall’Argentina e dall’Australia (dov’erano sovrabbondanti)
Gorini studiava le imbalsamazioni come soluzione alle carestie: poter conservare all’infinito le carni animali avrebbe infatti consentito di importarle in Europa dall’Argentina e dall’Australia (dov’erano sovrabbondanti). Le sue cavie, i colleghi: li invitava a cena e gli cucinava a lesso del manzo conservato per otto mesi in un’apposita cassetta di legno. Tenero e gustoso proprio come la carne appena macellata, gli ospiti trovavano "eccellentissimo" perfino il brodo (Francesco Cintolesi, L’imbalsamazione e le scoperte di Girolamo Segato e Paolo Gorini, Firenze 1873).