Angelo Panebianco, Corriere della Sera 02/12/2001, 2 dicembre 2001
«Con la sintesi che qui è necessaria direi che la riforma proposta dalla Moratti sia ispirata a tre idee di fondo, una buona, una ottima e una cattiva
«Con la sintesi che qui è necessaria direi che la riforma proposta dalla Moratti sia ispirata a tre idee di fondo, una buona, una ottima e una cattiva... L’idea ottima riguarda l’introduzione, al termine delle medie inferiori, del secondo percorso, quello dell’istruzione/formazione professionale. Se davvero la Moratti riuscirà a dare vita al secondo percorso (che esiste in quasi tutta Europa), avrà posto le premesse per una vera rivoluzione del nostro sistema educativo. Molti dei suoi mali atattuali dipendono dal fatto che, dopo la scuola dell’obbligo, esiste in Italia un solo canale d’istruzione, quello scolastico (medio superiore) e poi universitario. E tutte le esigenze educative vengono scaricate lì. Se il canale scolastico tradizionale verrà affiancato da un vero canale professionale, tanto cambierà per il meglio... facile prevedere che, su questo punto, la sinistra scatenerà una polemica violentissima. La principale ragione per cui in Italia quel secondo canale non è mai stato creato, infatti, è da attribuire all’odio ideologico dei sindacati della scuola e della sinistra politica per l’istruzione professionale. Diranno, come hanno sempre detto, che si vuole fare la scuola dei poveri, di serie B, contrapposta alla scuola dei ricchi, di serie A, e spingeranno tanti studenti a ripetere a pappagallo questo slogan» (Angelo Panebianco)